lunedì 4 luglio 2011

LA MECCANICA DELLA FINE

Fragile è morto giorno 15 maggio 2011, ma almeno adesso è di nuovo con me...quel giorno sento di essere morta pure io. Qualora fossi mai stata viva.
La gente che ti sta intorno spesso immagina il tuo carattere attraverso le manifestazione che dai del tuo Io. Io non manifesto più nulla poichè morire determina l'annientamento dell'entusiasmo; ogni volta che si muore si fa a brandelli ciò che di più sociale e significativo ha intasato il tuo non essere, essendoti. Bisognerebbe così morire ogni giorno 
per ritrovare il significante di ogni significato. 
E' difficile dare un immagine di se stessi che ormai non c'è più che è morta, difficile come compiacere, solo un morto lo può fare, muore e congela così l'attimo e ne fa ciò che vuole. A quel punto, tra l'altro, è anche giustificato per un qual si voglia cambiamento...come dire che...tanto è morto. 
Sto imparando molto da questo lutto, sto provando sulla mia pelle il significante di una fine, che è supportata da una meccanica perfetta, che altro non aspettava se non di essere azionata.

F R A G I L E - SPECCHIO MAGICO ATTRAVERSO IL QUALE OSSERVO E MI MANIFESTO SU QUESTO MONDO, CHE NON è MIO.